Aree di intervento

Sulla base dei piani degli operatori privati di telecomunicazione il Trentino, come tutte le zone del resto d’Italia, è stato suddiviso in aree nere, grigie e bianche

AREE NERE

In Trentino rientrano nelle aree nere i centri urbani di Rovereto e Trento, dove gli Operatori privati investono in prima persona e senza alcun finanziamento pubblico perché il numero di utenze garantisce loro il ritorno sugli investimenti.

In queste aree la fibra ottica è arrivata o lo sarà a breve in tutti gli armadi di strada e gli utenti potranno navigare ad un velocità tra i 30 ed i 200 Mbps.

All'interno delle aree nere - è il caso ad esempio del comune di Trento, che comprende non solo la città ma anche una vasta zona collinare e montana - esistono anche delle sotto-aree bianche, costituite da frazioni o piccoli nuclei familiari, lontani dal centro abitato. Queste aree sono "fuori mercato" e grazie anche all'accordo con il Governo, saranno gestite con i finanziamenti destinati alle altre aree bianche del Trentino.

Dai piani degli operatori TLC si rileva che per il Trentino le aree nere interessano il 41% delle aziende e il 38% della popolazione.

AREE GRIGIE

Nelle aree grigie rientrano quei comuni dove opera un solo operatore che offre il servizio di banda ultra larga oppure dove la copertura per la banda ultra larga realizzata dagli operatori privati non viene considerata sufficiente oppure non interessa la totalità dell'area. 

In questi comuni alla banda ultra larga realizzata sia con investimenti privati si affianca la banda ultra larga realizzata con investimenti pubblici grazie al progetto affidato ad Open Fiber (rete pubblica).

AREE BIANCHE

Sono le aree periferiche dove gli operatori non investono perché a fallimento di mercato e dove internet ultra veloce arriverà solo grazie ai finanziamenti pubblici.

Complessivamente per queste aree si prevede ora un unico intervento per un totale di finanziamento pubblico pari a 72,7 milioni di euro (47,7 milioni di euro del MiSE, 12,5 milioni di finanziamento diretto da parte della Provincia e 12,5 di Fondi FEASR). Ai 12,5 milioni della Provincia vanno aggiunti i 10 milioni spesi per le scuole (progetto in corso) e i contributi destinati al credito d’imposta a favore, sostanzialmente, delle imprese e operatori turistici.

Dai piani degli operatori TLC si rileva che per il Trentino le aree bianche interessano il 59% delle aziende e il 62% della popolazione.