A marzo la fibra è disponibile in altri cinque Comuni del Trentino

Aggiornamento di inizio aprile 2023 del Progetto Banda Ultra Larga, realizzato in Trentino da Open Fiber. Tutte le informazioni per attivare il servizio.
La rete pubblica di fibra ottica è disponibile da fine marzo in altri cinque Comuni: Bieno, Cimone, Spormaggiore, Sporminore e Vignola Falesina. Open Fiber ha comunicato di aver chiuso i cantieri, programmati nell’ambito del piano di sviluppo del progetto Bul (Banda ultra larga). L’estensione raggiunge ulteriori 2.500 immobili (case, uffici e aziende). Il progetto Bul è stato avviato grazie al bando nazionale di Infratel ed in Trentino è stato affidato ad Open Fiber, che opera in sinergia con la Provincia autonoma di Trento e la società di sistema Trentino Digitale. L’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, sottolinea l’importanza di garantire la connettività ultraveloce alle valli trentine: “Il programma di estensione della rete prosegue e a marzo abbiamo raggiunto altre cinque aree, con differenti densità abitative. Ad esempio, senza questo progetto pubblico, Vignola Falesina e i suoi 26 immobili sarebbero probabilmente rimasti esclusi a lungo da qualsiasi intervento di infrastrutturazione. E’ questo il Trentino che vogliamo: equo ed avanzato, in grado di offrire a tutti le stesse opportunità di innovazione e sviluppo, senza distinzioni tra città e valli di montagna”. Per iniziare a navigare ad alta velocità, gli utenti dei nuovi Comuni devono richiedere l’attivazione del servizio, seguendo un iter tanto semplice quanto preciso: verificare l'effettiva copertura del proprio civico, scegliere uno degli operatori disponibili e il relativo piano tariffario, inviare la richiesta di attivazione. Il progetto Bul non copre le aree nere o di mercato, ovvero i cinque maggiori Comuni del Trentino (Trento, Rovereto, Riva, Arco e Pergine, circa 216 mila residenti), dove gli operatori privati di telecomunicazione hanno realizzato di loro iniziativa la rete e il servizio di connessione in fibra a beneficio di famiglie ed aziende.

Il progetto Bul (Banda Ultra Larga) è stato voluto per ridurre il divario digitale (digital divide) delle aree bianche o periferiche rispetto ai centri urbani e per garantire la connettività in fibra ottica (Ftth ovvero Fiber To The Home), la migliore ad oggi disponibile sul mercato per velocità e stabilità. In Trentino è Open Fiber la società che si è aggiudicata i bandi pubblici di Infratel e che si sta occupando della realizzazione di reti ultraveloci, grazie anche alla sinergia con Trentino Digitale per l’utilizzo di alcune infrastrutture (cavidotti e nodi di rete). Solo una percentuale minoritaria di collegamenti, soprattutto per le abitazioni sparse in zone ancor più decentrate e difficilmente raggiungibili con il cavo in fibra ottica, è realizzata da Open Fiber mediante la tecnologia radio (Fwa ovvero Fixed Wireless Access).

Qui diamo il dettaglio delle nuove 2.500 unità abitative raggiunta nel mese di marzo: Bieno (1.077), Cimone (434), Spormaggiore (672), Sporminore (463) e Vignola Falesina (26), 

Grazie ai nuovi cinque Comuni, la rete pubblica in fibra ottica ha raggiunto in modalità Ftth e Fwa 129 dei 166 Comuni trentini: per la precisione i Comuni in vendibilità Ftth sono 111. Da marzo, il Comune Altopiano della Vigolana - che già da ottobre scorso è stato connesso con la fibra (Ftth) -, dispone della copertura di una parte del territorio anche in banda ultra larga via radio (Fwa). Complessivamente sono circa 160 mila gli utenti trentini che possono da subito chiedere l’attivazione della connettività ultra veloce.

Nella Provincia autonoma di Trento il valore del progetto, finanziato con fondi pubblici, ammonta a 72 milioni di euro. La nuova rete rimarrà di proprietà pubblica, mentre Open Fiber ne curerà la gestione e la manutenzione per i prossimi venti anni. Buona parte della rete in fibra ottica di Open Fiber passa attraverso l’infrastruttura (ad esempio cavidotti) che in questi anni Trentino Digitale ha allestito in maniera puntuale su gran parte del territorio provinciale.

Come attivare il servizio in fibra ottica nelle aree bianche/periferiche 

Trentino Digitale ha realizzato il sito www.trentinoinrete.it in cui sono raccolte in maniera dettagliata tutte le informazioni sulla diffusione della fibra ottica sull’intero territorio provinciale e sulle modalità di attivazione del servizio.

Per quanto riguarda il Progetto Bul ricordiamo che Open Fiber è un operatore “wholesale only”: non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale (residenti o imprese), ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’infrastruttura realizzata a tutti gli operatori di telecomunicazioni abilitati. 

I cittadini e le aziende delle aree bianche interessate alla navigazione ultra veloce devono seguire una procedura che prevede i seguenti passaggi: innanzitutto è necessario verificare l’effettiva copertura del proprio civico (si può fare anche sul sito di Open Fiber al link https://openfiber.it/verifica-copertura inserendo il proprio indirizzo). Nel caso sia presente la rete Open Fiber è data la possibilità all’utente di scegliere uno degli operatori disponibili con il relativo piano tariffario ed inviare la richiesta.

L’operatore, una volta ricevuta la richiesta, contatterà Open Fiber, che a quel punto fisserà un appuntamento con lo stesso utente per portare la fibra ottica dal pozzetto stradale fin dentro la sua abitazione. 

In base a quanto previsto dai bandi pubblici, la rete di Open Fiber nei Comuni delle aree bianche si ferma fuori dalla proprietà privata, fino ad un massimo di 40 metri di distanza dall’abitazione. 

Realizzato il collegamento tra abitazione e pozzetto e sottoscritto il contratto con l’operatore, l’iter è concluso e l’utente beneficerà di una velocità ottimale di connessione fino a 1 Gbit/s. Esistono alcuni fattori che possono influenzare negativamente le performance, ma alla fine il risultato sarà comunque un collegamento ad internet molto più veloce e stabile rispetto a quelli forniti con altre tecnologie.